Ritornano gli Ufo nei cieli del Polesine

L’ultimo clamoroso avvistamento segnalato al Centro Accademico di studi ufologici (Usac) di Santa Maria Maddalena è avvenuto a Crespino il 2 gennaio scorso. Erano circa le 21 quando un avvocato di Badia Polesine, Federico Donegatti, alla presenza di un secondo testimone, è stato protagonista di un’esperienza che probabilmente ricorderà per tutta la vita.  Per almeno trenta secondi un oggetto volante non convenzionale, dotato di una forte luminosità tra il bianco e il giallo, assolutamente silenzioso e con le fattezze analoghe a quelle del classico disco volante, ha compiuto evoluzioni che aeroplani, satelliti o meteoriti non avrebbero mai potuto fare. “Era difficile non notarlo ad occhio nudo – racconta Federico Donegatti – e a un certo punto, da una posizione stazionaria, ha cominciato a muoversi lentamente in direzione est – ovest fino a quando all’improvviso si è fermato, ha invertito velocemente la traiettoria per poi scomparire e riapparire e quindi svanire nel nulla. E’ stato un fenomeno luminoso incredibile conclude l’avvocato e che non avevo mai visto prima”.Informato dell’avvistamento, lo staff tecnico dell’Usac ha prontamente avviato le indagini, invitando tutti coloro che avessero assistito allo stesso evento a chiamare quanto prima il numero di telefono:347.0332625. Come nel caso del racconto di Donegatti (importante anche per il fatto che il testimone non si è nascosto nell’anonimato), l’Usac chiede sempre la compilazione di una scheda segnaletica dove vengono riportati i dati che possono essere utili allo studio scientifico del fenomenoLa presenza di globi luminosi e luci strane nel cielo, in provincia di Rovigo così come nel resto d’Italia, è ormai un dato di fatto e lo dimostrano le numerose testimonianze giunte negli ultimi mesi. Lo scorso giugno decine di persone contattarono il Centro ufologico per riferire il medesimo avvistamento: due bianche sfere luminose, molto più grandi di una normale stella, che con acrobazie incredibili fluttuavano liberamente sopra diverse località del medio e del basso Polesine, come Occhiobello, Lendinara e Porto Tolle, ma anche nei cieli di Ferrara, San Remo e Firenze.Dal 1978, anno in cui è stato fondato, l’Usac ha catalogato oltre cinquecento casi ufologici altamente attendibili: per il 70% si tratta di luci notturne, dischi diurni, avvistamenti radar visuali e per il 20% di atterraggi di veivoli non convenzionali con evidenti impronte sul suolo (IR 2). Il restante 10% comprende i casi più rari: dalle abductions alle missing time, ai cerchi nel grano.
 di : Nicola TestoniFonte: Il Resto del Carlino – edizione di Rovigo